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Nostalgie di un veterocomunista


Vorrei richiamare l’attenzione di quei pochi lettori che ancora vedono la presenza dei comunisti, in tutti i Paesi del mondo, come una forza fondamentale per costruire un mondo migliore.

Il crollo, nel 1989, del cosiddetto “Comunismo reale” è stato per molti di noi un evento traumatico ma inevitabile visti i tanti errori commessi dalla classe dirigente di allora incapace di dare risposte alle richieste del Popolo che chiedeva più libertà, più giustizia e più Democrazia.

La carica ideologica del Comunismo, diciamo pre-1989, e la spinta propulsiva della Rivoluzione di ottobre, non potranno mai più ritornare e non ritorneranno; e tuttavia ritengo che il “Comunismo” come aspirazione e costruzione di una società più libera, più umana e più giusta non potrà mai morire.

Sono forse tra i pochi a pensarla così, ma questa mia convinzione è sostenuta caparbiamente da un Razionalismo e da una fede incrollabile nella Scienza, che esclude l’esistenza della vita dopo la morte e l’assurdità di tante favole inventate per spaventare gli uomini e tenere così buone e mansuete le masse con la prospettiva della dannazione eterna.

A questa idea di “Comunismo” (e al glorioso Partito Comunista Italiano) noi “vecchi nostalgici” siamo rimasti costantemente fedeli.

Ho consapevolmente scelto, negli anni ’60, di militare nel PCI, al quale ho sempre dato il mio modesto contributo, senza mai dimenticare di richiamare l’attenzione della gente e in particolare dei giovani, su quelli che per noi erano e sono i veri valori della vita: quelli della casa, della Terra, della Scuola, della salute, dell’organizzazione sociale e politica, rispetto ad altri temi quali l’aldilà, il peccato, il “Timor Dei”… che noi comunisti, scontrandoci con gli amici cattolici, sostenevamo fossero stati inventati per spostare l’attenzione dai problemi reali, per combattere ed abbattere ogni possibile spirito di libertà, per tenere a freno le popolazioni col terrore delle pene infernali.

A questa linea di rigore morale e di rispetto dei grandi valori sopraindicati, sono rimasto legato; a questa linea -dirò così- berlingueriana, oggi purtroppo molto affievolita ed agonica, mi sento di appartenere.

Certo, ho nostalgia, lo confesso, dei fantastici anni ’68/70, quando la “Contestazione giovanile”, come uno tsunami, si abbattè in particolar modo sul mondo della Scuola e sui costumi, mettendo sotto accusa e travolgendo ogni forma di autoritarismo, di corruzione e di privilegio, ma al tempo stesso alimentando speranze di radicali cambiamenti che purtroppo non si realizzarono.

E soprattutto provo una fortissima nostalgia per una cosa che forse oggi manca: quella tensione intellettuale che animava i nostri incontri e le nostre battaglie politiche e culturali; ma non direi che essa sia scomparsa del tutto perché sopravvive ancora in molti di noi; certo, è impossibile un ritorno a questo passato, ma non dobbiamo assolutamente disarmare e appendere, per dirla con Salvatore Quasimodo, “le nostre cetre alle fronde dei salici”.

E non dobbiamo soprattutto farlo noi di sinistra, per i quali il vero problema è oggi quello della mancanza di una vera classe politica capace di elaborare una seria piattaforma programmatica, essendo essa divisa al suo interno da gruppi di potere, preoccupati solo di affermare un loro spazio: una classe politica che va costruita dal basso e per la quale non basta solo la nomina di un Segretario, anche se per me la scelta di Elly Schlein, una donna colta, carica di un grande entusiasmo e dotata di un singolare fascino, rappresenta una svolta (storica) per la ripresa di quella passione e di quella tensione intellettuale e morale mortificate e rimaste in ombra per troppo tempo.

Si tratta in altre parole, di dar vita ad un Partito nuovo che sappia correttamente interpretare le istanze popolari, indirizzandole, con la passione e la tensione intellettuale di un tempo, verso la soluzione dei grandi problemi del lavoro, del fisco, dei giovani, della Scuola e dell’ambiente: un partito nuovo, aperto, plurale che ritorni tra la gente ad individuarne le problematiche, a rivendicarne i diritti e a pretendere l’applicazione della nostra Carta costituzionale la quale, come è da tutti riconosciuto, è la più avanzata al mondo ma che da tantissimi anni, per nostra colpa e vergogna, è rimasta lettera morta.

Non vedo -concludendo- altro modo per dare una giusta soluzione agli annosi problemi che affliggono, non il PD, ma l’intera Sinistra italiana.

Buon lavoro a Elly Schein!

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Our forty-first wedding anniversary Il nostro quarantunesimo anniversario di matrimonio.


Good day to all of you, today is our forty-first wedding anniversary ehhh already time flies forty-one years together with Mary who is a fantastic wife a great woman and a perfect mother who has given and gives her love to the family every day. She is a great tireless worker who never stops, she loves cooking, always keeping the house and everything in and out in order. You gave me two beautiful daughters of which we are both proud and that we have always supported in whatever situation has arisen thanks to them who are always present in everyday life.
Thank you Love for all you have done and do every day.
Greetings Mary.

Buon giorno a tutti voi, oggi è il nostro quarantunesimo anniversario di matrimonio ehhh già il tempo vola quarantuno anni insieme a Mary che è una moglie fantastica una grande donna e una madre perfetta che ha dato e dá ogni giorno il suo amore alla famiglia. Lei è una grande instancabile lavoratrice non si ferma mai, ama cucinare,tenere sempre in ordine la casa e tutto quanto c’è dentro e fuori. Mi hai dato due splendide figlie delle quali siamo entrambi orgogliosi e che abbiamo sempre supportato in qualunque situazione si sia presentata grazie anche a loro che sono sempre presenti nella vita di tutti i giorni.
Grazie Amore per tutto quello che hai fatto e che fai ogni giorno.
Auguri Mary.

Franco Battiato ci ha lasciato ma sarà sempre con noi.


Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese e` devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza piu` calore?

Non cambierà , non cambierà
no cambierà , forse cambierà .

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali,
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.

Non cambierà , non cambierà
sì che cambierà , vedrai che cambierà .

Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature,
se avremo ancora un po’ da vivere…
la primavera intanto tarda ad arrivare.

Fonte: Facebook

100 anni de “Il monello” di Chaplin (di Alex De Gironimo) – FarodiRoma


https://www.farodiroma.it/100-anni-de-il-monello-di-chaplin-di-alex-de-gironimo/?__FB_PRIVATE_TRACKING__=%7B%22loggedout_browser_id%22%3A%2222fb28d5dfb79f09c8aa713ba14ad57142c55b23%22%7D

A proposito di Sampieri


Sampieri è una frazione marinara, di circa 627 abitanti, nel comune di Scicli, in provincia di Ragusa.
Nota località balneare, dal minuscolo e romantico centro storico di case in pietra e stradine lastricate, è situata lungo uno sperone di roccia, compreso tra due spiagge di finissima sabbia dorata. L’economia del borgo è prevalentemente legata alle attività agricole ed al turismo, disponendo di una struttura ricettiva alberghiera importante e di un moderno camping ben attrezzato e funzionale.

All’estremità orientale della spiaggia maggiore della borgata ed alla sommità di una falesia di circa 5 m di altezza, domina il paesaggio litoraneo la Fornace Penna, fiorente opificio nel quale si producevano laterizi, dello stabilimento è rimasto solo un rudere a causa di un incendio di natura dolosa avvenuto nel 1924.
Un’importante attrattiva turistica, perché utilizzata come luogo per alcuni episodi de 
Il Commissario Montalbano, personaggio creato da Andrea Camilleri. 
In questa zona viene attribuita la collocazione dell’antico porto di Sampieri. Ad un centinaio di metri dal fabbricato, in direzione della spiaggia e nei pressi di una grotta, ormai occultata dalla vegetazione, dove sgorgava sino a pochi decenni or sono una fonte incontaminata di acqua gradevolmente fresca e potabile, si possono scorgere i resti di un antichissimo pozzo forse precedente il periodo greco di Apolline. Ricavato nella roccia calcarea, esso è una rimembranza di ciò che doveva rappresentare il reale motivo dell’ubicazione di questo approdo. Sampieri, infatti, nel passato era probabilmente un punto costiero di rifornimento di acqua potabile, per i naviganti che effettuavano il piccolo cabotaggio. Ed a suffragio di tale ipotesi vi è da segnalare una curiosità geologica della zona, che manifesta aspetti carsici, caratterizzata dalla presenza di una sorgente subacquea perenne di acqua dolce che ancora è possibile scorgere, affiorante in una piccola insenatura, nei periodi di bassa marea.
Sampieri annovera anche la presenza di famosi esponenti della cultura e dell’arte italiana del Novecento. Fu visitata infatti nel 1959 da Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi e Renato Guttuso.
Tra i frequentatori celebri di Sampieri vengono inoltre ricordati il pittore Piero Guccione ed il critico d’arte, scrittore e politico Vittorio Sgarbi e l’attore, comico, regista Roberto Benigni
A Sampieri e dintorni le tracce della presenza umana si perdono nella notte dei tempi. Nella località denominata “Costa ri carro”, adiacenti alla spiaggia minore, sono ancora visibili nella roccia calcarea le vestigia di scavi, a scopo estrattivo. In parte oggi sommersi, questi scavi sono indizio plausibile di un insediamento del periodo neolitico ed appaiono improvvisamente e misteriosamente interrotti, forse a causa di una catastrofe naturale, uno tsunami intorno al 6000 a.c.

Mareggiata a Sampieri e Marina di Modica.

Venerdì 28 settembre nel tardo pomeriggio si è abbattuta su Sampieri e Marina di Modica una forte mareggiata.

Le immagini dei video sono di tipo amatoriale riprese da un’abitante del luogo.

Video amatoriale

Video amatoriale1