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Franco Battiato ci ha lasciato ma sarà sempre con noi.
Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese e` devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza piu` calore?
Non cambierà , non cambierà
no cambierà , forse cambierà .
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali,
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà , non cambierà
sì che cambierà , vedrai che cambierà .
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature,
se avremo ancora un po’ da vivere…
la primavera intanto tarda ad arrivare.
Fonte: Facebook
Aspettando la Befana… Leggende sulla Befana
La figura della vecchia strega che vola nei cieli a bordo di una scopa è diffusa in molti Paesi. Ad esempio in Germania viene chiamata Perhetennacht: la vecchietta volava su un carro, seguita da streghe, anime di bimbi morti ed elfi. In tutti i casi la Befana alla fine viene sconfitta e viene fatta bruciare in grandi roghi. E proprio il rogo ha un importante significato nella storia della Befana e nel giorno in cui la celebriamo: insieme alla brutta vecia bruciamo anche tutto ciò che di brutto è accaduto nell’anno appena concluso per auspicare bellezza e cose belle.
Anche in diverse regioni italiane ci sono leggende legate alla Befana e al giorno dell’Epifania che si tramandano di generazione in generazione. Eccone alcune:
- In Toscana i contadini cercano di vedere le stelle attraverso il camino e se ci riescono allora stappano un vino nuovo perché vuol dire che l’annata sarà propizia;
- in Emilia Romagna si racconta che la notte tra il 5 e il 6 le mura diventino ricotta;
- in Sicilia si dice che i re Magi, nel giorno della Befana, attraversarono l’isola e fecero rifiorire gli aranceti che erano stati bruciati da una terribile nevicata.
E in molti Paesi europei i regali ai bambini non vengono portati da Babbo Natale ma dalla Befana la notte tra il 5 e il 6 gennaio. Ad esempio:
- in Spagna la notte tra il 5 il 6 gennaio non è la Befana a portare i regali bensì i Re Magi e i bambini sistemano fuori la porta di casa un bicchiere d’acqua per dissetare i cammelli;
- in Francia si nasconde una fava all’interno di un dolce speciale preparato per l’occasione e chi la troverà sarà la regina o il re della giornata;
- in Russia la Befana si chiama “Babuschka” ed è proprio lei, in compagnia di Padre Gelo, che porta i regali ai bambini.
Dove abita la Befana?
.
Se sappiamo perfettamente dove si trovi la casa di Babbo Natale (in Lapponia, e precisamente nel villaggio innevato di Rovaniemi) non sappiamo dove abiti la Befana. Non c’è un posto preciso, possiamo solo immaginare, e far immaginare ai nostri bambini, che viva in una casa un diroccata piena di ragnatele, topolini e abbia un laboratorio pieno di alambicchi per preparare pozioni stregate.
Da: Pianeta mamma
A proposito di Sampieri
Sampieri è una frazione marinara, di circa 627 abitanti, nel comune di Scicli, in provincia di Ragusa.
Nota località balneare, dal minuscolo e romantico centro storico di case in pietra e stradine lastricate, è situata lungo uno sperone di roccia, compreso tra due spiagge di finissima sabbia dorata. L’economia del borgo è prevalentemente legata alle attività agricole ed al turismo, disponendo di una struttura ricettiva alberghiera importante e di un moderno camping ben attrezzato e funzionale.
All’estremità orientale della spiaggia maggiore della borgata ed alla sommità di una falesia di circa 5 m di altezza, domina il paesaggio litoraneo la Fornace Penna, fiorente opificio nel quale si producevano laterizi, dello stabilimento è rimasto solo un rudere a causa di un incendio di natura dolosa avvenuto nel 1924.
Un’importante attrattiva turistica, perché utilizzata come luogo per alcuni episodi de
Il Commissario Montalbano, personaggio creato da Andrea Camilleri.
In questa zona viene attribuita la collocazione dell’antico porto di Sampieri. Ad un centinaio di metri dal fabbricato, in direzione della spiaggia e nei pressi di una grotta, ormai occultata dalla vegetazione, dove sgorgava sino a pochi decenni or sono una fonte incontaminata di acqua gradevolmente fresca e potabile, si possono scorgere i resti di un antichissimo pozzo forse precedente il periodo greco di Apolline. Ricavato nella roccia calcarea, esso è una rimembranza di ciò che doveva rappresentare il reale motivo dell’ubicazione di questo approdo. Sampieri, infatti, nel passato era probabilmente un punto costiero di rifornimento di acqua potabile, per i naviganti che effettuavano il piccolo cabotaggio. Ed a suffragio di tale ipotesi vi è da segnalare una curiosità geologica della zona, che manifesta aspetti carsici, caratterizzata dalla presenza di una sorgente subacquea perenne di acqua dolce che ancora è possibile scorgere, affiorante in una piccola insenatura, nei periodi di bassa marea.
Sampieri annovera anche la presenza di famosi esponenti della cultura e dell’arte italiana del Novecento. Fu visitata infatti nel 1959 da Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi e Renato Guttuso.
Tra i frequentatori celebri di Sampieri vengono inoltre ricordati il pittore Piero Guccione ed il critico d’arte, scrittore e politico Vittorio Sgarbi e l’attore, comico, regista Roberto Benigni
A Sampieri e dintorni le tracce della presenza umana si perdono nella notte dei tempi. Nella località denominata “Costa ri carro”, adiacenti alla spiaggia minore, sono ancora visibili nella roccia calcarea le vestigia di scavi, a scopo estrattivo. In parte oggi sommersi, questi scavi sono indizio plausibile di un insediamento del periodo neolitico ed appaiono improvvisamente e misteriosamente interrotti, forse a causa di una catastrofe naturale, uno tsunami intorno al 6000 a.c.
Mareggiata a Sampieri e Marina di Modica.
Venerdì 28 settembre nel tardo pomeriggio si è abbattuta su Sampieri e Marina di Modica una forte mareggiata.
Le immagini dei video sono di tipo amatoriale riprese da un’abitante del luogo.
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