Progetta un sito come questo con WordPress.com
Crea il tuo sito

TELL IT LIKE A WOMAN (2022) – My rating: 7.5/10


CAROL's WORLDS

Tell It Like a Woman is an American–Italian anthology. Premiering at the Taormina Film Fest, Tell It Like a Woman is an anthology of seven short stories directed by women, about women, for everyone, both in front of and behind the camera. Tell It Like a Woman was filmed in different parts of the world. I watched Tell It Like a Woman because it has an Oscar nomination. The film had the potential to be great but wasn’t able to complete the necessary dots to make that happen.

Tell It Like a Woman is a feature film composed of seven short stories whose common denominator is the representation of female protagonists. Each of these very different women faces a particular challenge in their life with extreme determination and courage that makes them stronger and more self-aware. The film was shot in India, Italy, Japan, and the United States. Some of…

View original post 295 altre parole

Pubblicità

Nostalgie di un veterocomunista


Vorrei richiamare l’attenzione di quei pochi lettori che ancora vedono la presenza dei comunisti, in tutti i Paesi del mondo, come una forza fondamentale per costruire un mondo migliore.

Il crollo, nel 1989, del cosiddetto “Comunismo reale” è stato per molti di noi un evento traumatico ma inevitabile visti i tanti errori commessi dalla classe dirigente di allora incapace di dare risposte alle richieste del Popolo che chiedeva più libertà, più giustizia e più Democrazia.

La carica ideologica del Comunismo, diciamo pre-1989, e la spinta propulsiva della Rivoluzione di ottobre, non potranno mai più ritornare e non ritorneranno; e tuttavia ritengo che il “Comunismo” come aspirazione e costruzione di una società più libera, più umana e più giusta non potrà mai morire.

Sono forse tra i pochi a pensarla così, ma questa mia convinzione è sostenuta caparbiamente da un Razionalismo e da una fede incrollabile nella Scienza, che esclude l’esistenza della vita dopo la morte e l’assurdità di tante favole inventate per spaventare gli uomini e tenere così buone e mansuete le masse con la prospettiva della dannazione eterna.

A questa idea di “Comunismo” (e al glorioso Partito Comunista Italiano) noi “vecchi nostalgici” siamo rimasti costantemente fedeli.

Ho consapevolmente scelto, negli anni ’60, di militare nel PCI, al quale ho sempre dato il mio modesto contributo, senza mai dimenticare di richiamare l’attenzione della gente e in particolare dei giovani, su quelli che per noi erano e sono i veri valori della vita: quelli della casa, della Terra, della Scuola, della salute, dell’organizzazione sociale e politica, rispetto ad altri temi quali l’aldilà, il peccato, il “Timor Dei”… che noi comunisti, scontrandoci con gli amici cattolici, sostenevamo fossero stati inventati per spostare l’attenzione dai problemi reali, per combattere ed abbattere ogni possibile spirito di libertà, per tenere a freno le popolazioni col terrore delle pene infernali.

A questa linea di rigore morale e di rispetto dei grandi valori sopraindicati, sono rimasto legato; a questa linea -dirò così- berlingueriana, oggi purtroppo molto affievolita ed agonica, mi sento di appartenere.

Certo, ho nostalgia, lo confesso, dei fantastici anni ’68/70, quando la “Contestazione giovanile”, come uno tsunami, si abbattè in particolar modo sul mondo della Scuola e sui costumi, mettendo sotto accusa e travolgendo ogni forma di autoritarismo, di corruzione e di privilegio, ma al tempo stesso alimentando speranze di radicali cambiamenti che purtroppo non si realizzarono.

E soprattutto provo una fortissima nostalgia per una cosa che forse oggi manca: quella tensione intellettuale che animava i nostri incontri e le nostre battaglie politiche e culturali; ma non direi che essa sia scomparsa del tutto perché sopravvive ancora in molti di noi; certo, è impossibile un ritorno a questo passato, ma non dobbiamo assolutamente disarmare e appendere, per dirla con Salvatore Quasimodo, “le nostre cetre alle fronde dei salici”.

E non dobbiamo soprattutto farlo noi di sinistra, per i quali il vero problema è oggi quello della mancanza di una vera classe politica capace di elaborare una seria piattaforma programmatica, essendo essa divisa al suo interno da gruppi di potere, preoccupati solo di affermare un loro spazio: una classe politica che va costruita dal basso e per la quale non basta solo la nomina di un Segretario, anche se per me la scelta di Elly Schlein, una donna colta, carica di un grande entusiasmo e dotata di un singolare fascino, rappresenta una svolta (storica) per la ripresa di quella passione e di quella tensione intellettuale e morale mortificate e rimaste in ombra per troppo tempo.

Si tratta in altre parole, di dar vita ad un Partito nuovo che sappia correttamente interpretare le istanze popolari, indirizzandole, con la passione e la tensione intellettuale di un tempo, verso la soluzione dei grandi problemi del lavoro, del fisco, dei giovani, della Scuola e dell’ambiente: un partito nuovo, aperto, plurale che ritorni tra la gente ad individuarne le problematiche, a rivendicarne i diritti e a pretendere l’applicazione della nostra Carta costituzionale la quale, come è da tutti riconosciuto, è la più avanzata al mondo ma che da tantissimi anni, per nostra colpa e vergogna, è rimasta lettera morta.

Non vedo -concludendo- altro modo per dare una giusta soluzione agli annosi problemi che affliggono, non il PD, ma l’intera Sinistra italiana.

Buon lavoro a Elly Schein!

Suono si nasce


ilpensierononlineare

Nel suono nasciamo immersi come siamo, nel bagno del ritmo del battito cardiaco materno che accompagna la nostra crescita quando nell’utero siamo accolti.

Nel suono incontriamo l’altro offrendo lui le nostre produzioni sonore (le parole); nella negazione del suono evitiamo o respingiamo l’altro (la negazione della parola).

Si parla, si canta, si tamburella un ritmo.

Una certa melodia è mia, una tua, sua e spesso nella “nostra canzone” incontriamo e rinsaldiamo l’amore.

Questo è il mio suono: uno shampoo veloce di prima mattina in una giornata di almeno 30 gradi. I capelli grondanti percorrono i solchi della schiena mentre stendo i vestiti porgendoli all’ingordo sole che da loro, risucchia tutta l’acqua..

Una gonna leggera e colorata, della scarpette di tela senza lacci, una canotta sottile e corta un bracciale pesante e avvolgente quasi su, vicino la spalla.

Si corre in strada, in studio.

Si prende un caffè al volo, magari…

View original post 104 altre parole

Manifestazione a Genova contro la guerra,


Censurata dai giornali e telegiornali

Radici familiari della violenza.


ilpensierononlineare

L’approfondimento che propongo oggi al lettore è una riflessione piuttosto piccola e centrata.

Il focus della mia proposta concerne l’evidenziare come l’adolescente violento, quello che la “normalità” * tende ad indicare come cattivo ha -in qualche modo- imparato la violenza.

Risulta importante sottolineare che nella fase adolescenziale va fatta una distinzione tra aggressività e violenza e tra violenza come forma di comunicazione e la violenza agita per espellere e disfarsi della capacità elaborativa.

La prima è un agito con caratteristiche protosimboliche (come spesso avviene in questa specifica fase di vita) , la seconda -invece- ha delle caratteristiche di crudeltà e/o di sadismo in cui il piacere (il più delle volte erotizzato), è legato al bisogno di potere sull’altro nonché al bisogno di provocare sofferenza.

A causa della natura fisiologicamente traumatica** dei processi evolutivi, l’adolescente può vivere un “doppio trauma” se entra in collusione con funzionamenti traumatici pregressi che possono…

View original post 273 altre parole

Medicina – I farmaci generici, detti anche equivalenti, sono identici ai farmaci di ‘marca’? Facciamo chiarezza…


Medicina, Cultura, e Legge.

Farmaci generici e farmaci originali; sono uguali?

I farmaci generici, detti anche equivalenti, sono identici ai farmaci di 'marca'? Facciamo chiarezza... Stefano Ligorio
I farmaci generici, detti anche equivalenti, sono identici ai farmaci di ‘marca’? Facciamo chiarezza…

Diciamo subito che un farmaco di ‘marca’ (originale), dalla prima autorizzazione all’immissione in commercio, è tutelato, in genere, per circa dieci anni dai diritti intellettuali (brevetto), questo per consentire all’azienda produttrice originaria di poter rientrare dei costi per gli investimenti adoperati nella ricerca e nello sviluppo del medicinale.

Solo dopo questo periodo di esclusiva commercializzazione (ovvero alla scadenza del brevetto per il principio attivo in oggetto) un medicinale potrà essere prodotto, attraverso diverse sperimentazioni e autorizzazioni, da altre aziende farmaceutiche e assumerà la denominazione di medicinale generico, o equivalente, il quale sarà venduto a un prezzo inferiore (di almeno il 20%).

Si premette che, per legge, è stabilitoche il contenuto di principio attivo in un medicinale, sia di marca, sia equivalente, rispetto al dichiarato (in etichetta) può oscillare…

View original post 467 altre parole

Cinema: AUDITION film di Takashi Miike in uscita 23-24-25 gennaio con WantedCinema


FreeMilano Press News Italia

#Cinema: #AUDITION – NUOVA EDIZIONE RESTAURATA: CAMBIO DATA d’uscita del celebre #film di Takashi Miike in uscita come evento speciale in edizione restaurata il 23-24-25 gennaio con #WantedCinema

WANTED CINEMA presenta

AUDITION

NUOVA EDIZIONE RESTAURATA

Diretto da

Takashi Miike

ConEihi Shiina e Ryo Ishibashi

USCITA EVENTO AL CINEMA IL 23-24-25 GENNAIO

Arriva nelle sale italiane come evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted Cinema, il film Audition, il celebre horror giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel 1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i cinefili in generale.

Audition narra la storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su…

View original post 586 altre parole

I viaggi della vita attraverso il lavoro, il cibo, i luoghi, le curiosità, la musica, le esperienze vissute e attuali, un viaggio nel tempo in continua evoluzione.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: